venerdì 25 ottobre 2013

Lace... che incubo puntata 2 - finalmente l'ho finito!!!

Parliamo ancora di Haruni di Emily Ross


Il mio Haruni in fase di bloccaggio

Finalmente, dopo 6 mesi di lavoro l'ho portato a termine e posso raccontarvi la mia esperienza e cosa vuol dire affrontare un lavoro di questo tipo.

Prima cosa: in Haruni non ci sono punti difficili o incomprensibili. E' un lavoro simmetrico e schematico. Ripetizioni su ripetizioni sempre dello stesso motivo.

Requisiti per fare questo progetto: sapere lavorare a dritto e a rovescio, saper fare gli aumenti gettati e le diminuzioni. 
Non serve altro.

Allora perché è così lungo e difficile?
E' lungo perché è lavorato su moltissimi punti. Prima delle diminuzioni finali ci si ritrova con circa 500 punti sui ferri, il che vuol dire che in un'ora si riesce massimo a lavorare due giri.
E'difficile in quanto richiede molta attenzione durante l'esecuzione delle ripetizioni. Basta perdere per strada un gettato e i conti non tornano.

Come ovviare a queste due cose.
Lavorare con un filato dk e ferri 4,5, magari facendo una ripetizione in meno del motivo a foglie nel primo schema.
Io ho iniziato il lavoro con ferri 3 knitpro cubics e un filato lace (molto sottile) e ho dovuto fare 2 ripetizioni aggiuntive altrimenti il mio scialle sarebbe stato troppo piccolo. Alla fine mi sono ritrovata con oltre 600 punti sui ferri. Un lavoro infinito!
E... utilizzare i marcapunti per segnare l'inizio e la fine delle varie ripetizioni contando volta per volta il numero di maglie presente tra i due marcapunti. Se il numero non è uguale tra una sezione e l'altra abbiamo sbagliato qualcosa.


Marcapunti posizionati per delimitare le varie sezioni
In più conviene inserire una SAFELINE dopo aver lavorato un rovescio e dopo un certo numero di ferri.
Cos'è la safeline? è un filo - c'è chi usa quello interdentale, io ho usato il filo da rammendo in cotone - di un colore diverso da quello del lavoro che viene infilato all'interno delle maglie lavorate che si hanno sul ferro utilizzando un ago. Se per caso una maglia cade dal ferro viene subito bloccata da questo filo e ciò ci permette di evitare di disfare i giri per recuperare la maglia caduta.


SAFELINE

Tutto qui.

Un accorgimento per la chiusura:
lavorate l'ultimo giro a rovescio con un ferro più grande (io ho usato un 4 mm) perché questo vi agevolerà quando andrete a fare la chiusura come descritta nel pattern. Ovviamente per la chiusura ritornate alla ferro che avete usato durante la lavorazione.

Importantissimo il bloccaggio. Una volta finito lo scialle, lavatelo, arrotolatelo in un asciugamano per togliere l'acqua in eccesso, prendete un supporto bello grande da stendere per terra o su un tavolo (tipo i tappetini di gomma per fare yoga), stendeteci sopra un asciugamano pulito e asciutto e armatevi di spilli.
Allargate lo scialle e pareggiate la forma misurando dal centro su vari punti. Poi fissatelo con gli spilli e lasciatelo asciugare così.
In alternativa utilizzate questi - io l'ho fatto ed è stato tutto molto più veloce con un risultato preciso.


Particolare della parte finale dello scialle e della chiusura


Per il resto ci vuole solo pazienza e tanta buona volontà.

mercoledì 2 ottobre 2013

Parliamo di un cappellino...

Oggi volevo consigliare uno schema di un cappellino davvero bello e semplice.

Si tratta di un cap morbido a trecce. Con filato worsted, ferri 8, tempo di realizzazione 4 ore discontinue.


Star Crossed Slouchy Beret di Natalie Larson
Il pattern è free e lo si può scaricare su Raverly a questo link

Difficoltà di esecuzione: in particolare nessuna.
C'è un bordo coste 1/1 per 5 giri, 24 giri del motivo trecce che si sviluppa su 3+3+3 maglie, un giro di aumenti, di nuovo il motivo trecce per altri 18 giri e infine le diminuzioni fino alla chiusura della corona.

Il risultato finale è incredibile.

Ottimo come idea regalo.

Motivo a trecce

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...